SAN CIRILLO DI GERUSALEMME

San Cirillo da Gerusalemme

San Cirillo da Gerusalemme

San Cirillo di Gerusalemme, nacque nel 313 o 315 d.C. durante l’impero di Costantino e divenne vescovo della città santa di Davide circa nel 349. San Cirillo venne bandito da Gerusalemme ben tre volte, a causa della sua proclamazione coraggiosa della piena divinità di Cristo, durante un periodo in cui molti vescovi e imperatori guardavano invece con favore alle varie forme di eresia ariana.
San Cirillo di Gerusalemme è una delle fonti più importanti che ci restano a testimonianza di come la Chiesa celebrava la liturgia e i sacramenti nei primi decenni dopo la legalizzazione del cristianesimo. Nei suoi celebri Ventiquattro sermoni per la catechesi, comunemente conosciuta come la “Catechesi di Gerusalemme”, san Cirillo istruisce i nuovi cristiani nei giorni immediatamente precedenti e successivi la loro iniziazione alla vita della Chiesa nella Veglia pasquale.
In queste istruzioni catechetiche, gli unici documenti di san Cirillo giunti a noi, troviamo una forte insistenza sul valore e l’efficacia del sacramento del battesimo, così come un forte accento sulla presenza reale del corpo e sangue di Cristo nel sacramento dell’Eucaristia.
San Cirillo di Gerusalemme è considerato uno dei Padri della Chiesa delle origini ed è anche annoverato tra i Dottori della Chiesa cattolica.
San Cirillo di Gerusalemme morì circa nel 386, poco dopo il primo Concilio di Costantinopoli, nel quale si completò il Credo, spesso conosciuto come il Credo di Nicea, che risolveva la disputa con gli ariani a favore della unicità divina.


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