SAN CROMAZIO DI AQUILEIA

San Cromazio di Aquileia

San Cromazio di Aquileia

San Cromazio era nativo di Aquileia, in Italia, dove divenne sacerdote circa nel 387 o 388. Dopo la morte di Valeriano, partecipò al Sinodo di Aquileia, che condannò l’arianesimo nel 381.
Amico di San Girolamo, Cromazio incoraggiò Rufino a tradurre la Storia Ecclesiastica di Eusebio. Era conosciuto e venerato come studioso e fu descritto da S. Girolamo come “un dottissimo e santissimo uomo”. Cromazio era anche amico di San Giovanni Crisostomo.
Fu uno dei prelati più celebri del suo tempo e tenne vivace corrispondenza con i suoi contemporanei illustri, S. Ambrogio, S. Girolamo e Rufino. S. Ambrogio fu incoraggiato da lui a scrivere opere esegetiche; San Girolamo gli dedicò diverse traduzioni e commenti, che aveva scritto su suo suggerimento. Cromazio si oppose all’eresia ariana, radicata nella sua diocesi, con molto zelo.  Diede sostegno leale a San Giovanni Crisostomo, Vescovo di Costantinopoli, quando ingiustamente oppresso, e scrisse in suo favore ad Onorio, imperatore occidentale, che inviò la lettera al fratello Arcadio. Questa intercessione, tuttavia, nulla valse. Cromazio era attivo anche come esegeta. Conserviamo diciassette trattati di Cromazio sul Vangelo secondo San Matteo (III, 15-17; V-VI, 24), oltre a sermoni sulle Beatitudini. La sua memoria si celebra il 2 dicembre.


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